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Comunicazione importante
Da quando ho inserito questa pagina sul mio
sito mi sono resa conto che moltissime
persone cercano informazioni su questa
terribile malattia. Questa è una cosa che mi
sta spaventando molto soprattutto perchè non
comprendo se la ricerca è dettata dalla
voglia di informarsi o se chi cerca ha un cavalier che mostra segni di possibile
sirigomielia. Se fosse che le persone che
cercano lo fanno perchè hanno paura che il
proprio cavalier abbia problemi legati a
questa malattia allora con terrore dico che
i casi in Italia non sono così pochi come
molti sostengono ma sono molti di più.
Questa disinformazione è terribile perchè
non ci da la possibilità, ne a noi
appassionati ma nemmeno agli allevatori, di
valutare correttamente la reale frequenza
della malattia dei cavalier king charles
spaniel italiani e soprattutto senza la
conoscenza dei soggetti affetti non si può
risalire al loro pedegree, ai loro parenti e
fare una statistica reale.
Ed è per questo che vorrei chiedere a tutte
le persone che arrivano qui e che sospettano
una forma di idrocefalopatia di contattarmi
a
info@mycavalierking.com, naturalmente i
dati non verranno divulgati senza il vostro
espresso consenso.
So cosa vuol dire sospettare che il proprio
cane possa soffrire di questa terribile
malattia perchè vivo tutti i giorni con lo
stesso tormento per uno dei mie cavalier e
ogni anno che passa e i suoi sintomi
rimangono stabili per me è un sospiro di
sollievo in più.
In Italia, ad oggi, sono pochi i casi
dichiarati di siringomielia ma dal mio punto
di vista dipende esclusivamente dalla scarsa
conoscenza della malattia soprattutto di
molti veterinari o da una diagnosi tardiva.
Ci sono dei piccoli segnali che possono
metterci in allarme, un grattamento continuo
concentrato dietro al collo, zoppicamenti
improvvisi senza alcun riscontro oggettivo,
posture scorrette del cane, dolori regolari
alla colonna vertebrale, attacchi di caccia
alle mosche continui, alcuni sintomi
potrebbero essere scambiati dal vostro
veterinario per un'otite e curata come tale
ma senza risultato, ma con un pò di
attenzione si possono notare questi
comportamenti e da li si può chiedere
consiglio al proprio veterinario che vi
saprà indicare la clinica neurologica più
vicina a voi. La risonanza è fondamentale
per avere una diagnosi più o meno valida ma
ricordate di non spaventarvi se nella
risonanza si evidenziano dei segnali che
possano portare a siringomielia o di
qualsiasi forma di idrocefalopatia(sindrome
di Chiari) perchè anche con cervelli strani,
lasciatemi passare il termine, il vostro
cavalier potrebbe non mostrare segnali gravi
della malattia e vivere sino ai 12 anni
senza alcun tipo di problema. Se invece
nelle cavità del cevello c'è già del liquido
in base alla gravità della situazione esiste
la possibilità di operare. Quando qualche
anno fa andai in clinica per la risonanza al
mio cavalier parlai anche di questa
possibilità e allora mi dissero che sia a
Roma sia a Bologna esiste la possibilità di
intervenire ma naturalmente ogni caso è da
valutare. Per cui mi raccomando non abbiate
paura di affrontare la malattia e non
arrendetevi mai.
Buona lettura |
Gisella |
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Siringomielia e idromielia |
La siringomielia
(presenza di una cavità all'interno del
parenchima del midollo spinale contenente
liquido cefalorachidiano) e l'idromielia
(dilatazione del canale midollare centrale)
congenite sono patologie relativamente rare
e conseguono all ' incompleta chiusura o
sviluppo del tubo neurale.
Esse possono verificarsi singolarmente o
essere associate (siringoidromielia) e
localizzarsi a livello di un breve tratto
del midollo spinale oppure estendersi per
diversi metameri. Entrambe le anomalie
possono essere associate ad altre condizioni
patologiche come la spina bifida, la
mielodisplasia, la disgenesi sacrococcigea,
il meningomielocele, l'idrocefalo, la
malformazione di Arnold-Chiari tipo I, la
displasia occipitale e la sindome di
Dandy-Walker.
La patogenesi di tale malformazione è ancora
controversa.
È possibile che nei soggetti con idrocefalo
e con aumento della pressione intracranica,
la siringoidromielia si instauri a seguito
di un' alterazione idrodinamica, soprattutto
in presenza di un'ostruzione parziale del
liquido cefalorachidiano a livello di quarto
ventricolo.
Nei soggetti con la malformazione di
Arnold-Chiari tipo I la siringoidromielia si
verifica a livello cervicale in seguito alla
malformazione della fossa caudale, alla
compressione delle strutture alloggiate in
essa e all 'ostruzione del flusso del
liquido cefalorachidiano che ne consegue.
Questa patologia si riscontra di frequente
nei CKCS e in altre razze canine di piccola
taglia come il Volpino di Pomerania.
La siringomielia si verifica a seguito della
rottura dello strato ependimale all'interno
di un canale centrale dilatato o all'edema
secondario all'idromielia, raccoltosi a
livello di funicolo dorsale. Non sempre è
evidente una diretta comunicazione tra la
siringe e il canale centrale dilatato. La
cavità della siringe può essere rivestita da
cellule gliali (in particolare astrociti) ma
non da cellule ependimali, come avviene per
l'idromielia. È possibile che la siringe
possa progressivamente espandersi,
soprattutto dove le strutture sono più
delicate, come a livello di sostanza grigia
delle corna dorsali , e aggravare la
sintomatologia clinica.
La siringoidromielia si riscontra
principalmente, ma non esclusivamente, a
livello di midollo spinale cervicale,
tuttavia è possibile riscontrarla anche a
livello toracico e lombare.
I soggetti colpiti appartengono a varie
razze e hanno un'età compresa tra le 12
settimane e i 12 anni.
La sintomatologia è varia e dipende dalla
localizzazione della lesione, dalla sua
gravità e dalla presenza o meno di altre
patologie congenite del SNC.
La differenziazione clinica tra idromielia e
siringomielia è impossibile da determinare.
I soggetti che presentano siringomielia a
livello cervicale, con concomitante o meno
idromielia, possono presentare tetraparesi,
dolore cervicale, scoliosi, torcicollo.
Questi ultimi due sintomi clinici sembrano
essere dovuti alla denervazione dei muscoli
epassiali in seguito alla distruzione o
compressione della sostanza grigia del
midollo spinale.
I soggetti che presentano invece la
patologia a livello cervico-toracico possono
manifestare segni di parestesia in
corrispondenza del collo o della spalla (grattamento
persistente), atrofia dei muscoli epassiali
cervicali e/o di quelli degli arti toracici,
debolezza soprattutto a carico degli arti
toracici e riflessi spinali diminuiti a
carico di questi ultimi.
L'esame del liquido cefalorachidiano
solitamente risulta essere nei limiti della
norma.
L' elettrodiagnostica può mettere in
evidenza potenziali spontanei anomali in
corrispondenza dei muscoli epassiali
cervicali e in quelli degli arti toracici,
nel caso in cui la lesione sia a livello di
midollo spinale cervicale.
In alcuni casi la mielografia ha evidenziato
una dilatazione diffusa del parenchima
midollare e la presenza del mezzo di
contrasto all' interno del canale centrale (canalogramma
centrale); tuttavia in altri casi questo
accertamento diagnostico non è in grado di
evidenziare alcuna alterazione.
La TAC e ancor meglio la risonanza magnetica
sono in grado di evidenziare la
localizzazione e l'estensione della lesione.
La terapia può essere conservativa
(prednisolone a dosi antinfiammatorie e
fisioterapia) o chirurgica nel caso ad
esempio di displasia occipitale come causa
primaria di siringoidromielia.
La prognosi dipende dall' esatta natura
della siringoidromielia, dalla sua
progressione che spesso è variabile (di
natura progressiva o non progressiva) e
dalla potenziale presenza di altre
malformazioni congenite del sistema nervoso
centrale. |
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